Foto di Sofie Delauw The Curious Eater

Foto di Sofie Delauw The Curious Eater

 

Una vecchia vite di Prosecco di Ruggeri

Una vecchia vite di Prosecco di Ruggeri

La vite è una pianta molto longeva e può vivere per alcuni secoli.
Molti aspirano a qualche primato e quindi esiste anche la competizione per la vite più vecchia del mondo.
La versione più accreditata circa la vite più vecchia del mondo è quella della prestigiosa università di Gottinga in Germania, secondo la quale la vite più vecchia del mondo si chiama Versoaln e si trova a Prissiano, frazione di Tesimo, in Alto Adige.
Gli studi del Professor Martin Worbes, responsabile dell’International Tree Ring Laboratory di Gottinga in Germania, attestano che è proprio Versoaln la vite più vecchia ed anche la più grande del mondo.
Le sue dimensioni sono a dir poco maestose: i suoi rami coprono infatti circa 350 metri quadri di pergolato. La quantità di uva prodotta è variabile tra i 3 e i 7 quintali l’anno, a seconda dell’andamento climatico, e se ne produce dell’ottimo vino bianco che porta lo stesso nome della pianta, prodotto in massimo 700 bottiglie l’anno, numerate, acquistabili direttamente presso il Castello di Katzenzungen.
Il vino Versoaln viene descritto come “nettare degli dei”, di colore verdognolo, gradevole al palato con gusto leggermente fruttato, struttura delicata e una spiccata e fresca acidità.
Questa fortunata vite è sopravvissuta alla filloxera vastatrix del secolo scorso, ma circa 50 metri quadrati sono stati danneggiati dal mal dell’esca.
La scuola professionale per la frutticoltura, viticoltura e floricoltura Laimburg di Ora, un polo scientifico d’eccellenza nell’ambito dell’agricoltura e della viticoltura, si occupa della cura colturale e della vinificazione dell’uva prodotta da questo monumento vivente. Dal 2006 i giardini di Castel Trauttmansdorff ubicati in Merano, ne hanno assunto la tutela.
Si trova nei pressi del ponte di pietra del duecentesco Castello di Katzenzungen, il Castello delle lingue di gatto, su un pendio, a circa 600 metri di altitudine, il terreno è porfirico e molto povero, sul quale per secoli si è accumulato materiale alluvionale.
Il castello fu di Henricus de Cazenzunge , poi passò agli Schlandersberg e la leggenda vuole che fu proprio uno di essi a piantare questa vite nel XV secolo.

Versoaln

Versoaln

Alcuni documenti attestano l’esistenza di questa vite già nel 1660 e gli studi condotti dal gruppo del Professor Worbes dell’Università di Gottinga, hanno stabilito un’età approssimativa di 350 anni.
Quindi questa conferma scientifica pone Versoaln nella posizione di vite più vecchia della Terra, almeno fino a quando non se ne scovi un’altra più vecchia.
Sembra che il suo nome derivi dalla posizione difficilmente raggiungibile della vigna, che costringeva i contadini a utilizzare ceste trattenute da corde per il trasporto dell’uva. Nel dialetto sudtirolese, il termine “versoaln” può essere infatti tradotto con “assicurare il raccolto e trasportarlo mediante l’utilizzo di corde”.
Un’altra versione vuole infine che il nome derivi dal termine pre-romano faxoal oppure frason, che stava ad indicare una “fila di strisce parallele lunghe e strette”.
Versoaln è un vitigno autoctono a foglie estremamente frastagliate, coltivata su una pergola tradizionale di castagno. La vite Versoaln produce piccoli grappoli d’uva con chicchi trasparenti di media grandezza. Buona è di media la qualità e la quantità del raccolto, e il mosto che si produce ha un contenuto zuccherino tra il 16 e il 19%.

In Slovenia sostengono che la vite più vecchia del mondo si trovi presso Marburgo, appunto in Slovenia, ed è nota con il nome Stara Trta (“vecchia vite”) e affermano che questa vite abbia addirittura 440 anni.
Il diametro del tronco è di 25 cm e l’altezza di 15 metri. Il Guinness dei primati del 2004 la ha dichiarata “la vite più vecchia del mondo”, ma non credo che alcuna Università abbia avallato con uno studio scientifico questa valutazione sull’età e le dimensioni stesse lasciano non pochi dubbi sui pretesi oltre 4 secoli di vita.
Il vitigno è il Franconia blu.

Stara Trta

Stara Trta

Quindi nei pressi delle Alpi si trovano le 2 viti più vecchie del mondo, una a bacca bianca e una a bacca rossa, speriamo che vivano ancora per secoli.
In realtà esistono un paio di altri ipotetici pretendente al titolo: una vite che si troverebbe nel monastero Hiliandariou alle pendici del monte Athos in Grecia, ma non esistono testimonianze credibili fino a oggi e un’altra starebbe in Ungheria a Pecs, di dimensioni ragguardevoli, secondo alcuni avrebbe 450 anni, secondo altri almeno 150, di certo una vite molto longeva .
La circonferenza del tronco è di 80 cm e econdo l’Università di Pecs si tratta del vitigno italiano Menna di Vacca.

Menna di Vacca a Pecs

Menna di Vacca a Pecs

This article has 14 comments

  1. bell’articolo, come al solito !
    io ho visitato delle incredibili vigne vecchie a Tramonti (SA): ne hai notzia ?
    sarebbe interessate chiedere a Gaetano Bove che dati, certi, ha a riguardo !
    😉
    http://www.vinitenutasanfrancesco.it/

  2. giusto per curiosità: ma il metodo per calcolar l’età è la circonferenza ?
    robe moderne tipo C14 non possono fornire dati più chiari ?

    • Il metodo c14 comincia a funzionare da quando la.pianta muore in poi

      • Buongiorno Roberto, effettivamente non avevo risposto a Sabino, la materia è complessa, In linea di principio, l’età di un campione contenente carbonio può essere facilmente determinata confrontandone il contenuto di radiocarbonio con quello dell’anello di un albero di età nota (anni di calendario). Se un campione contiene, in proporzione, la stessa quantità di radiocarbonio dell’anello di un albero, è possibile concludere che abbiano la stessa età. Quindi ritengo, ma non ne sono certo, che con questo metodo si possa stabilire l’età partendo da un ramo secco.

  3. Sabino ho inserito la foto rubata a Sofie Delauw The Curious Eater di una vite di Tintore della Tenuta San Francesco, deve essere uno dei vigneti più vecchi d’Italia, a Tramonti, due passi da Ravello. Spero che Gaetano Bove ci sappia dire l’età di queste viti, che a colpo d’occhio dovrebbero essere largamente sopra i cento anni. Non conosco i metodi adottati per calcolare l’età, ma dell’Università di Gottinga mi fido, dal momento che negli ultimi 280 anni ha visto studiare e insegnare fior fiore di scienziati.

  4. Aggiungo che uno dei miei sogni nel cassetto è quello di realizzare un Atlante delle vecchie viti d’Italia e magari anche del mondo.

  5. C’è un bel lavoro di censimento delle vigne vecchie in Campania fatto dall’università di Salerno. Attraverso tale censimento è possibile certificare il vino come proveniente da vigne vecchie. Ed esiste l’Associazione Vigne Storiche. http://www.lucianopignataro.it/a/parte-il-progetto-vigne-storiche-dellassociazione-viticoltori-del-tempo/24742/
    e anche http://www.appennino.unisa.it/areadownload/anno2012areadownload

    • Grazie Fabio per averci fornito quest’ulteriore informazione. Sergio, in Toscana, che tu sappia qual’è il vitigno o vite più antica?

      • Scusa se ti rispondo in ritardo, ero a un convegno. Sto cercando di fare uno studio sulle vecchie vigne in Toscana, ma per adesso non ho ancora abbastanza dati.

  6. C’è una vecchia vigna di Sangiovese a Greve, messa a dimora nel 1934; saranno 5000 metri quadri, ma è in gran forma.

    • Grazie Fabio, bella notizia. sai di chi è? Possiamo andare a fotografarla? Sarà una delle perle dell’Atlante delle vecchie vigne d’Italia!

  7. Sergio quando sono stato in Iran (Persia) ho fotografato a Shiraz delle viti che a dire della guida locale hanno oltre 600 anni e sono sempre state li nel giardino del palazzo del califfo se ti interessa ti mando le foto

  8. Grazie, mi piacerebbe. Bisognerebbe che qualcuno facesse una comparazione tra il DNA di quelle viti e quello del Syrah codificato in Francia. Se questi studi sul DNA sono attendibili sembra strano che il Iran abbiano un vitigno da 600 anni, figlio di Mondeuse blanche e Dureza, che a sua volta è nipote del Pinot noir…. I tempo e gli studi emetteranno la sentenza. Comunque sono curiosissimo delle foto.

  9. Mauro grazie, non avevo inteso bene il senso del tuo commento. Dunque queste viti potrebbero avere 600 anni. Interessante, ci vorrebbe qualche studioso in grado di attestarne l’età. Comunque se mi mandi le foto me le guardo molto volentieri!

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