[/caption]

Sintesi secondo il CIVC

Sintesi secondo il CIVC


Io stesso ho già pubblicato sul sito della Marchesi de’ Frescobaldi un articolo sui nome delle bottiglie di vino, ma sia in rete che sui testi cartacei e nel parlare quotidiano troviamo parecchie versioni e dissonanze.
Ho approfondito le ricerche e qui cercherò di riassumere quanto dedotto.
Va premesso che i primi a realizzare recipienti per il vino in vetro furono, come al solito i romani. All’epoca però produrre bottiglie di vetro era piuttosto costoso e di fatto le bottiglie di vetro nell’antica Roma si utilizzavano prevalentemente per servire il vino, per stoccarlo in realtà si continuavano ad utilizzare le anfore in terracotta.
Con il passare del tempo, la forma delle bottiglie evolve e diventa più cilindrica, perché era più conveniente per lo stoccaggio e il trasporto.
Furono gli inglesi all’inizio del XVIII secolo a iniziare a produrre le bottiglie a livello industriale e ad utilizzarle per imbottigliare e commercializzare i vini.
La forma ben presto fu ottimizzata nell’attuale cilindrica e la misura ben presto fu standardizzata a 750 ml, con qualche eccezione o piccola variante, come il 720 ml o altre taglie simili.
Prime evoluzioni delle bottiglia

Prime evoluzioni delle bottiglia


Perché si scelse questa misura e non un litro o mezzo litro? La ragione è semplice: quando il vetro soffiato è diventato il materiale più importante per contenere il vino, il consumo giornaliero medio di un uomo europeo era di 750 ml.
Gli standard più famosi sono quelli di Bordeaux, Champagne e Borgogna, ma esistono ancora bottiglie locali come l’Albeisa, simile alla Borgognona, la bottiglia Porto, la Renana, la Marsala, l’Anfora che si usava per il Verdicchio, la bottiglia a cuore che si usa tuttora per il Greco di Bianco e per il Franconia.
Veniamo ai formati, e qui si complica un bel po’ la situazione.
Partendo dai più piccoli il formato da 94 ml. si chiama “ huitième”, si utilizza solo per lo Champagne; poi quello da 187 ml. viene chiamato “quart”, ma secondo altri il “quart” è da 200 ml.
La maggior parte delle fonti però definisce il formato 200 ml. “piccolo”, termine utilizzato sia in Champagne, che a Bordeaux e in Borgogna.
Antichi formati francesi

Antichi formati francesi


Passiamo al 250 ml. che per fortuna mette tutti d’accordo e in ogni zona viene chiamata “chopine”.
Salendo di taglia si arriva alla 375 ml. che secondo la maggior parte delle fonti si chiama “fillette” ovunque. Unica eccezione è la valle della Loira, dove la “fillette” contiene 350 ml. Secondo altre fonti il termine fillette è solo bordolese, per le bottiglie da borgogna o champagne si chiama “demie bouteille”.
Nella regione del Jura, con una dimensione simile, pari a 365 ml. ma una forma differente, si chiama demie-clavelin.
In USA esiste anche il formato 378 ml. chiamato Tenth.
Poi tocca al formato 460 ml detto pot solitamente destinata al Beaujolais.
Altre fonti chiamano pot la bottiglia da 500 ml. di solito nel formato bordolese, che però altre fonti definiscono “desirée”. In realtà esiste anche in altre forme, ma non ha nomi storici o antichi, ma solo i nomi di fantasia delle vetrerie. Generalmente utilizzata per i vini dolci.
Clavelin

Clavelin


La bottiglia da 600 ml. si trova in Champagne con il nome di “medium”.
In Jura, dove evidentemente sono anticonformisti, la bottiglia standard si chiama clavelin e contiene 620 ml. la forma è a clava corta e tozza. In realtà il formato particolare deriva dal fatto che dopo 6 anni e 3 mesi di affinamento in legno il vino avrà perso il 38% del suo volume, dunque da un litro resteranno solo 620 ml.
Poi si passa la formato standard per eccellenza, 750 ml. che prende il nome di bouteille in Borgogna, ma la stessa bottiglia fuori dalla borgogna si chiama bourguignonne, a Bordeaux si chiama frontignan, ma la stessa fuori da Bordeaux si chiama bordelaise; in Champagne la bottiglia da 750 ml. si chiama champenoise ecc.
Negli USA viete utilizzata anche la bottiglia da 757 ml. chiamata fifth.
Nel “namuroise” esiste anche la bottiglia da 800 ml. che si chiama appunto namuroise.
Esiste la bottiglia da 1 litro, ma non ha un nome tradizionale se non litro e “litre” in francese, abbastanza utilizzata in Austria.
La bottiglia da 1,28 lt. si chiama “grosse pause” ed esiste fin dal 1788.
La bottiglia da 1,5 lt. si chiama ovunque magnum.
Oggi scomparso il formato da 1,88 lt. è stato per un breve periodo lo standard dei fiaschi di Chianti, anche se originariamente il fiasco del Chianti conteneva 2,28 lt., secondo il decreto del 1574.
Fiasco toscano

Fiasco toscano


La bottiglia da 2,25 litri si trova solo nella tradizione bordolese e si chiama Marie-Jeanne.
Arriviamo al formato 3 litri e qui la confusione comincia a farsi fitta. Jeroboam fu uno dei re israeliti e regnò dal 922 al 901 A.C. e dà il suo nome alla bottiglia che in Champagne contiene appunto 3 lt. così secondo le principali fonti si chiama anche la 3 lt. in Borgogna. A Bordeaux la 3 litri si chiama double magnum, anche se qualcuno si ostina a chiamare Jeroboam la 3 litri bordolese.
A Bordeaux la bottiglia chiamata Jeroboam contiene 4,5 lt. secondo alcune fonti, ma altri sempre a Bordeaux chiamano Jeroboam la bottiglia da 5 litri. Invece in Champagne e in Borgogna la bottiglia da 4,5 lt. si chiama Rehoboam, come il re che fu figlio di Salomone e regnò dal 932 a.C.
La bottiglia da 5,25 lt. secondo alcune fonti, è a Bordeaux chiamata Imperiale, ma altre fonti sostengono che l’Imperiale a Bordeaux contenga 6 lt.
Di certo in Champagne e in Borgogna la bottiglia da 6 litri si chiama Mathusalem, come il re discendente di Adamo e nonno di Noè (quello dell’arca) che secondo la tradizione visse 969 anni e morì poco prima del diluvio universale.
Vari formati champagne

Vari formati champagne


Tutti d’accordo a chiamare Salmanazar la bottiglia da 9 litri, come 5 re degli Assiri e anche a chiamare Balthazar la bottiglia da 12 litri.
Uniformità anche nel definire Nabuchodonosor (re dei Caldei che fece di Babilonia la metropoli del mondo occidentale, regnò tra il 605 e il 562a.C., Verdi gli dedicoò il Nabucco) la bottiglia da 15 lt.
Nel 18 litri tornano le differenti interpretazioni: di certo per la bordolese la maggior parte delle fonti la definiscono Melchior.
In Champagne, secondo il CIVC, la 18 lt. si chiama Salomon (il re Salomone figlio di Davide) o Solomon, come in Borgogna.
Altre fonti sostengono che la Salomon di Champagne contenga 20 lt. , ma curiosamente il CIVC, fonte di riferimento ufficiale dello Champagne non fa nessun riferimento a questo formato da 20 lt.
La Souverain (genericamente sovrano) secondo il CIVC contiene 26,25 lt. ma altre fonti sostengono che contenga 25 lt. In realtà sono formati creati di recente e le vetrerie li chiamano come credono.
Wang Chen Wines

Wang Chen Wines


La bottiglia da 27 lt. nasce prima per lo Champagne (1999) e si chiama Primat, poi è stata prodotta anche nella forma bordolese, alcune vetreria la chiamano Goliath (come il gigante).
Nel 1999 nacque anche la prima bottiglia da Champagne da 30 lt. chiamata Melchisedec (sommo sacerdote), ma qualche vetreria la chiama Midas (re Mida della Frigia).
Di vari formati tra i 5 e i 54 litri esiste la Dame-Jeanne, sembra che nel 1347 la Regina Giovanna fuggì da Napoli per rifugiarsi nella sua contea di origine in Provenza, dove un vetraio realizzò questa grande bottiglia con i manici in onore della Dame Jeanne da cui il famoso nome damigiana.
La bottiglia da Champagne che contiene 93 lt. si chiama Adelaide, quella da 150 lt. Sublime.
Oltre questi formati esistono bottiglie da record.
Ne ricordo alcune:
in Austria una bottiglia da 490 litri deteneva il primato fino al 2010, quando venne prodotta una bottiglia contenente “appena” 510 litri di Friulano Doc Collio, annata 2009, fornito da più di 30 tra le migliori cantine del Friuli Venezia Giulia .
Ben presto il primato andò in Cina, dove un’azienda ubicata a Liaoning, in Cina settentrionale, puntò a un record straordinario.
Riuscirono a creare una bottiglia da 1.850 litri, che conteneva, perché è stata già bevuta, un vino prodotto da Wang Chen Wines.
La bottiglia è alta circa 5 metri ed è in vetro bianco satinato. Speriamo che sia stata riusata dopo opportuno lavaggio, perché metterla nel contenitore del vetro da riciclare sarebbe abbastanza complicato viste le dimensioni!
Il primato oggi appartiene alla Svizzera e non sappiamo quanto durerà.
La bottiglia attualmente primatista del mondo conteneva 2011 litri di una Cuvée di produzione locale, che è stata degustata durante la Watter Fest, la festa di paese che si è tenuta dal 2 a 4 settembre 2011. Chi ha partecipato alla festa, con sette franchi ha potuto acquistare un bicchiere in vetro, prodotto per l’occasione per celebrare il record mondiale e con tre franchi il contenuto del bicchiere, ossia del vino prodotto con le uve Blauburgunder e Dornfeld.
In pratica l’equivalente di quasi 2682 bottiglie da 0,75 litri, se un ipotetico consumatore ne dovesse bere 0,75 litri al giorno, pari a una bottiglia normale, tirerebbe avanti per oltre sette anni, ma forse una bottiglia iniziata da sette anni potrebbe perdere parte della sua fragranza!
La bottiglia è stata fabbricata dalla Faserplast, azienda che ha sede a Rickenbach, in Turgovia.
Non si scherza neanche con i bicchieri giganti, infatti una vetreria ucraina, la Art Glass, ne ha realizzato uno alto 1 metro e trentaquattro centimetri! Nella città di Limassol a Cipro, intanto hanno realizzato un bicchiere da vino alto 3,37 metri.
Bicchiere gigante di Cipro

Bicchiere gigante di Cipro


Cin cin! E controllate prima il contenuto della vostra bottiglia prima di dire: “ne bevo solo una bottiglia a pasto!”

This article has 3 comments

  1. Não é As crianças até mesmo com os óculos gigantes, de fato, um copo de Ucrânia, a arte do vidro, fez um 34 centímetros e 1 metro de altura!
    Felicidades! E, primeiro verifique o conteúdo de sua garrafa antes de dizer: “Eu bebo apenas uma garrafa por refeição!”MARTA

  2. Marta entretanto, na cidade de Limassol, em Chipre ter batido o recorde do vidro maior e isso é de 3,37 metros de altura.

  3. NOSSA COMO É GRANDE …

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*