Lunedì per festeggiare la nascita del Chianti Rùfina riserva Vecchie Viti abbiamo assaggiato il Montesodi 1974 e il Nipozzano 1961.
Il Montesodi 1974 è un Chianti Rùfina selezione da vigneto unico chiamato Montesodi, già identificato come vigneto I Sodi nel 1872 in un cabreo custodito nella Villa di Nipozzano. Si tratta di un vigneto di circa 20 ettari, a forma di anfiteatro, con buona pendenza, ben sodo, cioè duro, dotato di molto scheletro, sassoso con calcare, alberese, argilla, ben drenato. Si tratta di Sangiovese in purezza. Il 1974 è la prima annata imbottigliata, ma il vigneto era da tempo considerato come il vigneto capace di produrre le uve Sangiovese più interessanti di tutta la bella Tenuta che circonda il Castello di Nipozzano, nel vigneto Montesodi in particolare gli acini sono particolarmente piccoli e concentrati.
Questo il profilo organolettico del Montesodi 1974 degustato al Castello di Nipozzano il 24 marzo 2014 alle 9 e 30 circa
Colore: rosso rubino non intenso con lievi riflessi granata sull’unghia.
Naso: fresco soprattutto, incredibilmente fresco il frutto dominato da sentori di agrumati di cedro e cedro candito, poi prugna e ribes, ben presto prendono il sopravvento note di chiodi di garofano e noce moscata e a seguire tabacco.
La progressione prevede nitidi sentori minerali di grafite e rabarbaro.
La fase seguente è dominata da sentori di “jus de viande”, di sottobosco con funghi e tartufo nero in bella evidenza.
Ancora fresco e balsamico il finale oolfattivo, in cui il timo serpillo e l’anice stellato sono protagonisti.
In bocca il corpo è medio, con ottima acidità e nitide note minerali.
La trama tannica è quella del Sangiovese, ancora leggermente graffiante a dispetto dei quasi 40 anni portati egregiamente.
La componente fresca è ancora in prevalenza su quella morbida, buona la persistenza.
A seguire abbiamo degustato Nipozzano Chianti Rùfina riserva 1961 edizione speciale di 500 bottiglie dedicate a Lamberto Frescobaldi
Personalmente ho degustato il vino da 6 bottiglie diverse: la 31, la 34, la 37, la 38, la 40 e la 41.
Vino rosso rubino con riflessi granata. Profumo austero e generoso. Sentori di frutta emergono evidenti con un bouquet maturo ed evoluto per poi lasciare spazio a sensazioni più complesse, leggermente ematiche, pepe nero, tabacco e sentori balsamici con ricordi di timo. Vino molto equilibrato con sapore elegantemente evoluto. Buona presenza di mineralità accompagnata da note di tartufo nero. Il finale è segnato da sentori di tè Darjeling e juta.
Piacevole, con un’acidità forse talora un po’ pungente sia all’olfatto che al gusto. Lunga la persistenza, incredibilmente integro a quasi 53 anni dalla vendemmia.
Due “bambini” di 40 e 53 anni mi ha fatto notare qualcuno dei presenti e non posso che confermare.
A Nipozzano i vini sono assolutamente inossidabili, con un’integrità e una longevità insospettabili.
Spero di ripetere ancora nei prossimi anni la degustazione di questi vini che ho già degustato più volte (in particolare Montesodi 1974) negli anni. Il Nipozzano 1961 è la terza volta che lo assaggio.