Per produrre vini interessanti e dai profumi complessi si cercano sempre zone con una luce cristallina.
Spesso zone molto ventilate, ma in alternativa il metodo è quello di andare in altitudine. Più si va in alto e minore è lo strato di atmosfera che la luce del sole attraversa e quindi più pura sarà la luce. Senza considerare che poi di solito gli strati più bassi sono quelli con maggiore densità di pulviscolo o particelle di vapore acqueo. Andare verso l’alto però ha anche qualche controindicazione, come la somma termica che è più bassa e si si sale troppo diventa davvero troppo bassa! Le latitudini almeno in teoria dovrebbero attenuare questo fenomeno, ma andiamo a vedere quali sono e dove sono i vigneti più vicini al cielo.
La regione vinicola di Salta, nel nord dell’Argentina, è una regione vinicola con alcuni primati. A partire da circa 24 ° Sud di latitudine rappresenta di fatto il nord estremo dei vigneti dell’emisfero australe. La viticoltura in questa latitudine così bassa è resa possibile da un altro parametro estremo, quello dell’altitudine. Infatti la regione denominata Salta ospita i vigneti dall’ altitudine particolarmente elevata.
Come premesso i due parametri estremi di fatto si compensano almeno in parte, infatti il calore che ci si aspetterebbe dalla bassa latitudine è bilanciato dalle temperature fresche previste in alta quota. Teoricamente questa regione risulta anomala sia quanto a latitudine che quanto a altitudine, ma proprio la combinazione delle due diverse anomalie la adatta per la produzione di vino di qualità. In realtà anche il clima asciutto è caratteristico di questa zona e la quasi totale assenza di piogge è compensata dall’irrigazione effettuata grazie all’acqua ottenuta dai nevai ancora più a monte che durante la stagione estiva si sciolgono. Anche l’escursione termica qui è estrema, in estate, nello stesso giorno si può oscillare tra i 38 ° C diurni e i 13 ° C notturni. Questa ampia oscillazione permette alle uve di acquisire una buona maturazione zuccherina nel corso della giornata e favorire il mantenimento di una buona acidità grazie al freddo notturno.
Bodega Colomé possiede 4 vigneti, tutti piuttosto in alto, ma 2 arrivano davvero in alto: il vigneto El Arenal, un vigneto relativamente giovane coltivato a Malbech, comincia ad un’altitudine di 2.700 metri e il vigneto più alto del mondo(forse), Altura Maxima, si trova nella subregione Molinos, e si trova a un’altitudine di 3.002 metri. Sempre Colomé ha piantato di recente un vigneto che ha dato proprio nel 2013 il suo primo vino sempre nella stessa zona, ma a 3111 metri.
Alcuni sostengono che i vigneti più alti del mondo siano in Bolivia, ma dalle mie ricerche il vigneto più alto della Bolivia raggiunge “appena” i 2.850 metri sul livello del mare.
Le principali aree enologiche sono nella Central Valley del dipartimento meridionale di Tarija, lungo il confine della Bolivia con l’Argentina. Le uve sono coltivate anche in provincia Sur-Cinti di Chuquisaca, e nelle valli Caracato e Sapahaqui di La Paz. Vinificazione in Bolivia risale al 1575, quando la Chiesa cattolica è stata stabilita lì e ha iniziato a coltivare il vigneto per produrre in vini necessari per l’eucarestia.
Sono dei monaci che da 300 anni, nel convento francescano di Tarija ancora pigiano l’uva con i piedi nudi e utilizzano dei torchi manuali. Tarija ha buoni terreni e, grazie al mix altitudine/latitudine, un clima approssimativamente simile a quello mediterraneo.
Anche in Europa ci sono vigneti di montagna.
In Svizzera sostengono di avere il vigneto più alto d’Europa a Visperterminen, qui l’altimetro si ferma a circa 1.150 metri.
L’Italia rilancia con un vigneto in Val d’Aosta nella doc Blanc de Morgex et de la Salle dove un vigneto raggiunge quota 1.210 metri.
Sembra che nel sud della Spagna ci sia un vigneto a circa 1.300 metri, ma è difficile avere misurazioni ufficiali.
Anche la Grecia dice la sua con un bel vigneto in Achaia, Peloponneso, il vitigno è Sauvignon Blanc 100%, le viti sono state piantate nel 1999 e si trova ad un’altitudine di 1050 metri.
La Sicilia vanta vigneti prefillossera sull’Etna a 1100 metri.
Il Libano nella Valle della Beqaa ha un vigneto a 1.400 metri.
In Nepal e Bhutan ci sono alcune viti fino a 2.750metri, ma non vengono vinificate.
In Toscana il vigneto più alto che conosco è il Benefizio, nella doc Pomino, comune di Rùfina, che sta a 730 metri.
Bisognerà organizzare prima o poi una degustazione dei grandi vini di montagna!
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Meglio prima, che poi!!
Hai ragione Sabino, la degustazione si farà presto!