Grappolo di Pedro Ximénez

Grappolo di Pedro Ximénez


Pedro Ximénez è uno dei vitigni più interessanti per la produzione di vini dolci ossidati.
Si tratta del secondo vitigno (dopo il Palomino) per la produzione dello Sherry.
Molto diffuso in Andalusia, Estremadura, Castilla-La Mancha, Murcia e La Valencia e autorizzato
anche nelle Canarie e Cantabria.
Negli Sherry prodotti con prevalenza di Pedro Ximénez è ammessa la denominazione Pedro Ximénez, di fatto considerata molto prestigiosa.
Utilizzato anche nella denominazione Malaga.
Secondo una leggenda il nome deriverebbe dal fatto che fu introdotto in Spagna dall’Olanda grazie a un tedesco di nome Peter Siemens, da cui il nome Pedro Ximénez.
I sinonimi più utilizzati sono: Alamis, Alamis de Totana, Myuskadel, Pasa Rosada de Malaga, Pedro, Pedro Khimenes, Pedro Jiménez, Pedro Ximen, PX, Uva Pero Ximen, Ximen, Ximenecia und Ximénez,.
Ceppo ben carico di PX

Ceppo ben carico di PX


Come a volte accade c’è un po’ di confusione e spesso il vitigno viene confuso con un vitigno dal nome molto simile: Pedro Gimenez, vitigno coltivato in Argentina e Cile, dove a volte viene chiamato Pedro Jimenez.
Da una ricerca condotta dall’Università cattolica del Cile insieme all’Institut national de recherche agronomique (INRA) di Avignone in Francia e all’Instituto de investigaciones agropecuarias (INIA) di Madrid in Spagna è emerso che allo stato attuale i diversi ceppi di Pedro Jimenez prelevati in Cile e Pedro Gimenez in Argentina, abbastanza omogenei tra loro, sono invece geneticamente piuttosto distanti dai diversi ceppi di Pedro Ximénes prelevati in Spagna. La difformità è tale da far considerate i due vitigni diversi e non coincidenti. Si tratta di 2 vitigni bianchi della famiglia delle Malvasie, dunque per tornare a Plinio potrebbero discendere dalla famiglia delle Apianae o dalla Aminaea gemina maior o ancora da un incrocio tra queste due genitrici; di fatto il Pedro Jimenez è una ibridazione naturale o il frutto di mutazioni genetiche (anche se per mutazioni genetiche sembra un lasso di tempo troppo breve) dal Pedro Ximénez arrivato dalla Spagna presumibilmente alla fine del XVII secolo.
Pedro Gimenez argentino

Pedro Gimenez argentino


Pur essendo considerato un vitigno di successo, va detto che il vitigno Pedro Ximénez nel periodo 1990/2010 ha perso ben l’81% della superficie coltivata, arrivando da 47.915 ettari del 1990, quando occupava addirittura il 21° posto tra i vitigni più coltivati al mondo, ad “appena” 9243 ettari nella rilevazione del 2010, occupando il 76° posto nel “ranking” dei vitigni più coltivati al mondo.
In questi 20 anni anche il cugino sudamericano Pedro Gimenez lo ha superato, raggiungendo i 12.250 ettari coltivati ed occupando oggi la 57° posizione mondiale.
PX Barbadillo Reliquia

PX Barbadillo Reliquia


Il vitigno PX (abbreviazione accettata per Pedro Ximénes) si caratterizza per un grappolo piuttosto grande, ma con notevole eterogeneità, peduncolo corto, media compattezza, acini duri da distaccare e dimensioni medie e piuttosto uniformi, di forma leggermente ellittica.
La resa per ceppo è elevata e normalmente una vite produce 4 o 5 kg. di uva.
L’epidermide è verde giallastro, con molti stomi, piccolo fiore di sezione circolare e buccia spessa.
La polpa non è pigmentata, anche se a maturazione vira verso tonalità brune quando l’epidermide diventa oro intenso.
La sua polpa è molto succosa e molto aromatica con sentori di frutta o di fiori e di miele.
La foglia è medio grande, pentalobata, con seni laterali profondi.
foglia Pedro Ximénez

foglia Pedro Ximénez


Il germogliamento e la maturazione sono di media epoca, è un vitigno molto vigoroso, e resa abbastanza elevata.
Molto sensibile alla botrytis e alla peronospora, in generale alle muffe e piuttosto incline all’oidio.
Relativamente resistente al freddo e al vento.
Alligna bene in terreni profondi, asciutti, ricchi di carbonato di calcio e trova il suo habitat ideale in climi caldi e secchi.
Nella concimazione ha elevate esigenze di fosforo e potassio.
PX produce mosti molto zuccherini con acidità piuttosto bassa; se passito raggiunge agevolmente i 30-32 gradi Baumé.
Emilio Lustau VORS

Emilio Lustau VORS


A dispetto della bassa acidità sopporta molto bene l’invecchiamento e anche in presenza di ossidazione mantiene inalterate le sensazioni fruttate tipiche della varietà.
Pedro Ximenez genera vini dolci molto aromatici, con aromi di frutta e fiori, hanno un sapore dolce nitido e hanno estratti molto elevati, e quindi di corpo grande densità.
Tra i più grandi Pedro Ximenez segnalo:
Emilio Lustau Jerez 30 anni Old VORS (very old rare Sherry) ; l’introvabile Antonio Barbadillo Jerez Reliquia; Bodegas Osborne Jerez viejo e Bodegas Toro Albalà Montilla-Morilas, uno dei pochi millesimati.
Bodegas Albalà 1983

Bodegas Albalà 1983


Quest’ultimo appena assaggiato nella versione 1983, grazie a Antonella e Eric.
Colore bruno, fichi secchi, datteri, uva passa, noci, prugna secca, miele di castagno, corpo ipertofico, finale con ricordi di zenzero.
Salute!

This article has 2 comments

  1. SERGIO GOSTEI MUITO , DE UMA FRUTA BRUTA È ASPERA PODE SE TIRAR UM REFINADO VINO GRAÇAS AO PX VERO BRASIL …

  2. Grazie Marta, è vero il PX è proprio un vitigno interessante!

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