Lo Chardonnay è da molti a ragione considerato il più pregiato tra i vitigni a bacca bianca; è innanzitutto il vitigno dei grandi Borgogna bianchi, come i Montrachet, i Corton Charlemagne, i Meursault, gli Chablis e il terzo vitigno utilizzato nello Champagne, solo per citare i più importanti.
Con 198.793 ettari occupa il 4% della superficie vitata mondiale ed il 5° posto tra i vitigni più coltivati al mondo; dopo Cabernet Sauvignon, Merlot, Airen e Tempranillo. Dunque il secondo tra i bianchi.
Quanto al successo negli ultimi anni non vi sono dubbi.
Si tratta certamente di uno dei vitigni in maggiore crescita; infatti nel 2000 occupava già il 5° posto mondiale, ma con 145.344 ettari e nel 1990 era il 13° vitigno più coltivato coprendo 69.282 ettari. In 20 anni ha quasi triplicato la sua superficie.
Le maggiori superfici coltivate a Chardonnay le troviamo nell’ordine in Francia, USA, Australia, Italia, Cile, Sudafrica, Spagna, Argentina, Moldova e Nuova Zelanda.
Che lo Chardonnay appartenesse alla famiglia dei Pinot era noto da tempo, ma ci sono voluti anni di studi genetici per capirne con esattezza i genitori ed è qui che arrivano le sorprese.
Il padre è il Pinot nero, il vitigno nobile per antonomasia, ma è dall’altro genitore che il mondo ampelografico è rimasto sorpreso, infatti si tratta di un vitigno quasi estinto e comunque considerato un vitigno umile: il Gouais blanc.
In realtà non è una scoperta così recente, in quanto risale al 1999, quando il gruppo della Dott.ssa Carole Meredith, probabilmente la più illustre genetista dei vitigni, scoprì questa parentela.
Carole Meredith, Professoressa di Genetica all’Università di Davis in California insieme ai suoi collaboratori, tra cui in particolare l’allora dottorando John Bowers, scoprì anche altri parenti dello Chardonnay.
Ampliando il lavoro, i ricercatori hanno ottenuto la collaborazione dei colleghi francesi Jean-Michel Boursiquot e Patrice Questo.
Dopo aver esaminato la letteratura francese relativa alle uve da vino e tenendo conto delle precedenti ipotesi sulle origini del vitigno, hanno scelto 300 varietà tra le oltre 2.000 appartenenti alla collezione dell’Institut National de la Recherche Agronomique di Montpellier.
In Francia, Bowers prese i campioni di foglie dei 300 vitigni, estrasse da esse il DNA e poi tornò a UC Davis, dove utilizzando la tecnica del DNA “fingerprinting”, ottenne i profili del DNA per ogni varietà.
Tra questi alcuni molto noti, come l’Aligoté, il Gamay noir e il Gamay blanc, meno noti invece il Vert Aubin , l’Auxerrois , il Bachet noir , il Beaunoir , il Franc Noir de la-Haute-Saône , il Gamay Blanc Gloriod , il Gamay noir , il Melon , il Knipperlé , il Peurion , il Roublot , il Sacy e il Dameron.
Tutti questi vitigni sono fratelli dello Chardonnay, con entrambi i genitori in comune!
Un altro figlio illustre del Gouais blanc è il Riesling, che ha come secondo genitore un incrocio tra una vite selvatica e il Traminer.
Il Petit Meslier, noto per essere uno dei vitigni ammessi per la produzione dello Champagne, è anche figlio del Gouais blanc e del Savagnin, che poi è una varietà di Traminer.
Esistono anche dei “figli” di Gouais blanc e Chenin Blanc : il Colombard , il Balzac blanc e il Meslier Saint François .
L’incrocio del Gouais blanc con il Bastardo , altrimenti noto come Tressot, ha prodotto il Genouillet.
Uno dei sinonimi di Gouais blanc è Enfariné blanc, ma questo non ci deve indurre a pensare che il vitigno del Jura Enfariné noir (altrimenti chiamato Gouais noir) sia una mutazione del Gouais blanc.
Un altro dei sinonimi di Gouais blanc è Gouget blanc e analisi del DNA hanno suggerito che il Gouget noir, vitigno della zona di Allier, può essere una mutazione melanica del Gouais blanc.
Sappiamo che il Gouais blanc qualitativamente è da secoli considerato mediocre.
E’ stato ritenuto talmente mediocre come uva da vino che sono stati fatti diversi tentativi infruttuosi di vietarla nel Medioevo.
Il nome stesso Gouais blanc, deriverebbe dal vecchio aggettivo francese “gou”, un termine di derisione, che rivela la sua percezione di mediocrità.
È sorprendente scoprire che lo Chardonnay abbia un genitore tanto umile, ma risulta che tra tutti e 16 i vitigni “fratelli” dello Chardonnay, possiamo annoverare la maggior parte dei vitigni da vino coltivati nel nord-est della Francia di oggi.
Pertanto senza Gouais blanc mancherebbe gran parte dell’enologia della zona!
Oltre ai loro status oggettivamente così diversi, il Pinot noir e il Gouais blanc sono fisicamente e geneticamente molto distanti. Il Gouais blanc è altamente produttivo, mentre il Pinot noir è poco produttivo e di colore nero.
È altrettanto interessante notare come le notevoli differenze genetiche tra le due varietà abbiano prodotto una prole di 16 vitigni di qualità diffusamente alta.
“Gouais Blanc e Pinot noir sono stati genitori di successo, forse a causa della loro diversità genetica”, ha affermato la Professoressa Carole Meredith.
“L’individuazione delle due varietà di vite genitrici fornisce informazioni utili per gli allevatori di uva”, ha aggiunto.
Di fatto è altamente probabile che gli incroci più interessanti siano quelli tra vitigni molto diversi e che gli incroci tra vitigni affini non dia vitigni di qualità, a causa di una sorta di “consanguineità” come accade tra gli esseri umani.
Alcuni studiosi ipotizzano che il Gouais blanc sia il vitigno portato in Borgogna dall’imperatore Marco Aurelio Probo, quando decise di revocare l’editto di Domiziano, che proibiva la viticoltura o quantomeno riduceva la viticoltura nelle province.
Probo nacque il Pannonia (l’attuale Croazia) e potrebbe aver portato in Borgogna dalla sua terra di origine il Gouais blanc.
Prima dell’avvento della fillossera il Gouais blanc era molto coltivato nella regione del Jura.
Come accennato in precedenza, la varietà blanc Gouais, fino a pochi anni fa, è sopravvissuta principalmente come curiosità da museo.
Come già detto, fin dal Medioevo ci sono stati tentativi regolari per vietarne la coltivazione a causa della sua scarsa qualità, tuttavia il Gouais blanc ha continuato ad essere coltivato in diversi vigneti in Svizzera.
Negli ultimi anni, alcuni produttori di vino, incuriositi dalla sua storia, hanno iniziato a piantarne piccole quantità.
Il vitigno è coltivato anche da oltre 100 anni da Chambers Rosewood Winery a Rutherglen in Australia.
A dispetto del suo rischio estinzione, il Gouais blanc ha molti sinonimi: Absenger, Bauernweinbeer, Bauernweinbeere Weiss, Bauernweintraube, Debela, Drobna, Best’s N°4, Blanc De Serres, Boarde, Bogatyur, Bon Blanc, Bordenauer, Borzenauer, Bouillan, Bouillaud, Bouilleaud, Bouillen, Bouillenc, Bourgeois, Bourguignon, Branestraube, Branne, Burgegger Weiss, Burger, Cagnas, Cagnou, Champagner Langstielig, Colle, Coulis, Dickweisser, Dickwiss, Enfarine Blanc, Esslinger, Figuier, Foirard Blanc, Frankenthaler, Gau, Gauche Blanc, Geuche Blanc, Goe, Goet, Gohet, Goi, Goin, Goix, Got, Gouai, Gouais Jaune, Gouais Long, Gouais Rond, Gouas, Gouaulx, Gouay, Gouche, Gouche Blanche, Goue, Gouest, Gouest Sauge, Gouet Blanc, Gouette, Gouge, Gouget Blanc, Gouillaud, Gouis De Mardeuil, Gousse, Grauhuensch, Grobe, Grobes, Grobheunisch, Grobweine, Grobweisse, Gros Blanc, Grünling, Guay Jaune, Gueche Blanc, Guest Salviatum, Gueuche Blanc, Guillan, Guinlan, Guy, Guy Blanc, Gwaess, Harthuensch, Hartuensch, Heinisch, Heinish, Heinsch, Heinschen Weiss, Hennische Weiss, Hensch, Heunisch Blanc, Heunisch Weisser, Heunischtraube, Heunish Weiss, Heunsch, Heunscher, Heunschler, Heunschlir, Hinschen, Hinschene, Hintsch, Huensch, Huenschene, Huentsch, Hunnentraube, Hunsch, Hunschrebe, Huntsch, Hyntsch, Issal, Issol, Kleinbeer, Kleinberger, Laxiertraube, Lombard Blanc, Luxiertraube, Mehlweisse, Mehlweisse Gruen, Mendic, Moreau Blanc, Mouillet, Nargouet, Pendrillart Blanc, Petit Gouge, Pichons, Plant De Sechex, Plant Madame, Plant Seche, President, Regalaboue, Riesling Grob, Rous Hette, Roussaou Blanc, Rudeca Saboule Boey, Sadoule Boey, Sadoulo Bouyer, Seestock Grob, Tejer Szozeloe, Thalburger, Trompe Bouvier, Trompe Valet, Verdet, Verdin Blanc, Vionnier, Weisse Traube, Weisser Heunisch, Weissgrobe, Weissheinsch, Weissstock, Weisstock, Wippacher, Zoeld Hajnos.
Sono indeciso se brindare alla vostra salute con un Gouais blanc o uno Chardonnay, ma non disponendo di Gouais blanc non ho scelta. Un bel calice di Pomino bianco riserva Benefizio 2013, Chardonnay in purezza.
Salute!